09 novembre 2007

LE LEGITTIME RIVENDICAZIONI PIEGANO UNICOOP


I lavoratori vertenti hanno la meglio sull’arroganza aziendale


Il 22 ottobre scorso si è giunti a conclusione della vertenza che vedeva contrapposta Unicoop Firenze a 27 lavoratori dei magazzini Unicoop di Scandicci.
La soddisfazione è davvero grande.


Unicoop ha infatti accettato di ripristinare i turni ai lavoratori vertenti, annullando gli ordini di servizio con cui li aveva obbligati a cambiare orario.

Unicoop Firenze si è assunta l'onere di pagare le spese legali.

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Riassumendo in breve la vicenda:

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Il nostro impiego è stato gradualmente ridotto a favore di una cooperativa appaltatrice.
Questo ridimensionamento è stato ottenuto dall'azienda togliendoci un turno di lavoro (pomeriggio) e obbligandoci con ordini di servizio a lavorare esclusivamente nel turno di mattina a partire dal febbraio 2005.


L'atto unilaterale dell'azienda è avvenuto senza nessun accordo sindacale, ma con perentori ordini di servizio e nel silenzio accondiscendente dei sindacati (in special modo la Filcams-Cgil, largamente maggioritaria in Unicoop) che hanno preferito evitare una sacrosanta vertenza, nonostante ce ne fossero tutti gli estremi.


Per questo motivo, 27 lavoratori hanno intrapreso un'azione legale contro Unicoop, rivolgendosi a suo tempo ad un avvocato privato, svincolato dai sindacati.


Questa controversia, che è durata complessivamente quasi 3 anni, ha dimostrato delle cose molto importanti.


- L’arroganza di Unicoop può essere battuta. Si da spesso per scontato che alla tracotanza del più forte non ci possa essere un’adeguata reazione. La vittoria di questi dipendenti smentisce tutto questo. L’impegno unitario è stato un elemento fondamentale e ha consentito di ristabilire la giustizia e la dignità di chi viene spesso offeso e deve subire.


- Il comportamento delle OO. SS. è stato l’esatto contrario di quello che ci si dovrebbe aspettare da chi è preposto a tutelare i lavoratori e i loro diritti.
La Filcams-Cgil espresse la sua contrarietà ad intraprendere un’azione legale contro Unicoop.
A questi signori possiamo ora dimostrare senza ombra di smentita che non solo la vertenza era legittima, ma che si poteva vincere.


Chi ne vuol trarre le ovvie considerazioni, adesso lo può fare.


Storia della più grande vertenza collettiva contro Unicoop Firenze


3 commenti:

Anonimo ha detto...

BRAVI.

Anonimo ha detto...

Ogni tanto la giustizia fa il suo dovere, in Umbria la situazione con Coop Centro Italia è diventata insopportabile e devastante.
Abbiamo un Presidente indagato insieme a due manager per falso in bilancio e qualche altro reato del genere, e come se non bastasse ormai da alcuni anni si è sviluppata una strategia aziendale volta a eliminare qualsiasi soggetto scomodo all'interno dell'azienda: licenziamenti e demansionamenti sono purtroppo cronaca quotidiana.
A dicembre quattro lavoratori hanno vinto in primo grado la causa contro CoopCentroItalia per demansionamento, la lotta è sempre più dura ma la giustizia prima o poi arriverà.

Un ragazzo che conosce purtroppo queste storie di ordinaria follia.

Saluti

Anonimo ha detto...

la mia testimonianza viene da L'Aquila, città colpita in maniera tremenda dal terremoto. La Coop è presente con 3 punti vendita di cui solo uno è attualmente agibile e funzionante. I 90 dipendenti sono stati dapprima messi in CIG e da domani 2/7 entreranno in mobilità. Nonostante questo gli viene chiesto di presentarsi a lavorare (a turno) nell'unico punto vendita aperto. La situazione è degenerata nel momento in cui è stato espropriato il terreno che qualche anno fa la coop. comprò per la realizzazione dell'iper che avrebbe riunito i 3 punti vendita esistenti.
Nel periodo di turnazione - durante i mesi del post terremoto, nel punto vendita erano presenti comunque tutti i direttori (tutti di fuori e lautamente pagati e rimborsati). Da evidenziare che le donazioni a favore dei dipendenti colpiti dal sisma sono state intascate dalla sede e non erogate ai dipendenti bisognosi.
Comportamenti a dir poco vergognosi e che lasciano intuire la scarsa considerazione che si ha del personale. Comunque spero solo che gli aquilani si riprendano tutti i soldi versati nei libretti di risparmio e che la Coop venga ben bene bastonata dal governo Berlusconi dal quale non sis discosta di molto...anzi.