18 giugno 2011

COOP ADRIATICA, BILANCIO 2010 IN LIEVE FLESSIONE

Coop Adriatica, con il nuovo presidente nominato da poco, risponde alla crisi generale e a quella delle Coop differenziando le proprie attività, una strada che pare obbligata


Molte novità per Coop Adriatica, che tra le 9 sorelle Coop della grande distribuzione si è sempre dimostrata tra le più dinamiche. Un nuovo presidente, Adriano Turrini che annuncia un cda per metà al femminile seguendo la tendenza del momento e che sostituisce Gilbero Coffari il quale resta presidente di IGD, la società quotata che si occupa di gestione e locazione di spazi commerciali e controllata da Coop Adriatica (41%) e Unicoop Tirreno con una quota inferiore (15% circa).

Turrini spiega che bisogna puntare sulla diversificazione delle attività e nel caso di specie si pensa a benzina e servizi finanziari. Quella della diversificazione per le Coop è diventato un mantra che evidenzia la loro fragilità nell'attività principale.

Il bilancio di Coop Adriatica 2010 è in lieve flessione per quanto riguarda l'utile, 27,6 milioni contro i 29 del 2009 (-5,2%). In leggera crescita il numero dei soci prestatori 229.126 (erano 225mila) e il prestito sociale che a fine dicembre scorso era di 1 miliardo e 980 milioni, contro 1.929 milioni del 2009 (+2,6%). Gli interessi corrisposti ai soci, dato il basso livello dei tassi, è sensibilmente diminuito da 26,5 milioni del 2009 a 18,6 milioni (-30%).

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