23 luglio 2011

«CLAUDIO NON TORNERAI, MA NOI CHIEDIAMO GIUSTIZIA PER TE»

Ieri sciopero al magazzino di Scandicci di Unicoop Firenze con presidio commemorativo e sciopero anche al magazzino di Sesto Fiorentino

Asl e procura stanno indagando



«CHIEDIAMO giustizia, chiediamo un’era di investimenti sulla sicurezza». Così i colleghi di Claudio Pierini, l’operaio 52enne morto giovedì per un incidente sul lavoro nel magazzino di approvvigionamento Unicoop di Scandicci, hanno scritto in un video commemorativo sul loro blog. Piero, così lo chiamavano, non c’è più, ma in suo nome si deve procedere per fare sì che episodi del genere non abbiano a ripetersi.

IERI MATTINA si è svolto il presidio commemorativo davanti ai magazzini di via dei Pratoni a Scandicci. «Abbiamo volutamente deciso per una manifestazione silenziosa e dignitosa, senza striscioni o scritte. Oggi desideravamo che i compagni di Piero si parlassero, si consolassero e riflettessero su una vita che non c’è più. Nelle parole dei lavoratori dei magazzini non si è sentita pronunciare la parola fatalità, nessuno lo pensa, evidentemente. «Oggi abbiamo evitato qualsiasi polemica, ma i dubbi sull’accaduto ci sono. Non è il momento di esternarli ora. Inoltre è stata aperta un’indagine della magistratura verso la quale abbiamo piena fiducia. Auspichiamo che se ci sono delle responsabilità, queste vengano alla luce, senza sconti per nessuno».

Un pensiero va alla famiglia di Piero, così duramente provata dalla vita, a suo fratello disoccupato e all’anziana madre invalida.
Piero era il loro sostegno, anche economico. «Infine ci preme ringraziare di cuore tutte quelle persone che hanno testimoniato la loro solidarietà attraverso il blog, la posta e il nostro spazio facebook». E continuano nel ricordo: «Piero era un omone grosso e forte, ma con un’anima semplice e delicata. Tutta questa solidarietà l’avrebbe commosso profondamente».

MA DOPO il momento della commozione, arriverà il momento di capire. E proprio per questo la procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta: arrivare in fondo alla questione.
Ieri i tecnici del dipartimento della Asl per la sicurezza sui luoghi di lavoro hanno presentato la prima relazione al magistrato titolare delle indagini relative all’incidente sul lavoro, il sostituto procuratore Paolo Canessa.
Dopo il sopralluogo nel reparto profumeria dove si è verificata la tragedia, gli ufficiali di pg della Asl hanno prelevato e messo sotto sequestro la bottiglia di olio di mandorle che si era infranta sul pavimento causando probabilmente l’uscita di controllo del muletto guidato da Claudio Pierini; muletto che a sua volta è finito sotto sequestro.

NEI PROSSIMI giorni si procederà anche all’esame della documentazione raccolta. E allora sarà utile capire se le prescrizioni al lavoro ricevute dal 52enne non gli permettessero di mettersi alla guida del muletto.

SI ACCERTERÀ anche se tutte le verifiche necessarie relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro siano state fatte. La stessa Rsu aveva annunciato di aver fissato un incontro per la prossima settimana. Un incontro che purtroppo arriva troppo tardi. Un incidente sul lavoro che ha turbato anche i vertici di Unicoop.
Il colosso della grande distribuzione ha proclamato il lutto in tutti i punti vendita nel giorno dei funerali del dipendente, che saranno fissati non appena la salma sarà restituita su disposizione della magistratura dopo gli accertamenti a Medicina Legale.



23 luglio 2011

Fabrizio Morviducci

La Nazione


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