19 maggio 2012

COOP ESTENSE, CGIL: CAMBIARE PASSO NELLE RELAZIONI SINDACALI

Reazione decisa di Filcams-Cgil in Coop Estense dopo che la cooperativa modenese ha disdettato unilateralmente il contratto integrativo aziendale, imponendo l'applicazione del regolamento aziendale interno

La vicenda del rinnovo del CIA in Coop Estense viene da lontano, con difficoltà che le parti non sono riuscite a superare, ponendo una tregua in concomitanza della trattativa sul rinnovo del CCNL delle Coop della distribuzione con un accordo transitorio.

In fondo all'articolo che proponiamo di seguito alla nostra introduzione, si trovano i link per seguire i passaggi principali della lunga vertenza. I colleghi interessati possono fare riferimento alla pagina Sei tu la Coop? che offre la completa documentazione su ciò che riguarda la disdetta del contratto aziendale Coop Estense.


Pensare che tutte le Coop siano uguali è un errore, come è sbagliato pensare che anche la Filcams-Cgil all'interno delle Coop sia la stessa cosa, nelle varie Coop delle grande distribuzione.

Lo dimostrano i travagli e le differenti reazioni alle trattative per il rinnovo del Contratto Integrativo Aziendale in Coop Estense e in Unicoop Firenze. Nella Coop Modenese siamo giunti ad una rottura e la Filcams-Cgil ha finalmente indetto un pacchetto di otto ore di sciopero dopo che la Cooperativa ha disdettato l'integrativo e imposto il regolamento aziendale. Vasta eco sui giornali locali e anche nazionali, come è d'uopo.

In Unicoop Firenze è in atto una farsa. Non ci dilunghiamo sui vari punti al tavolo della trattativa, sui logorii di una sempre più ambigua Filcams-Cgil che pare non essere più adeguata a svolgere quel ruolo cerniera tra Coop e dipendenti che le è stato peculiare. Chi vuole può leggere i punti critici dell'integrativo qui.

Il sasso nell'ingranaggio in questa trattativa, come è noto, è stata la sentenza sul tempo di vestizione che ha dato ragione a cinque dipendenti e torto a Unicoop che pretende che i lavoratori si cambino d'abito nel loro tempo libero. La vertenza non è stata gestita dalla Filcams, la quale per principio non usa questo basilare strumento sindacale contro Unicoop (bizzarro, vero?), ma da Flaica-Cub, che ci dicono stia raccogliendo dopo il successo, meritati tesseramenti da parte di altri innervositi dipendenti di Unicoop Firenze.

Ora che la notizia è di pubblico dominio, nonostante che, per quanto ci risulta, nessun giornale locale ne abbia scritto (dovete accontentarvi di questo piccolo blog), molti dipendenti Unicoop iscritti a Filcams-Cgil chiedono l'estensione erga omnes della sentenza. La Filcams pare impazzita e in un turbinio di riunioncine e riunioncione sta cercando di sedare i bollori, anche con argomenti terroristici, come da copione, disseminati qua e là dai soliti delegati lacchè che hanno come unico obiettivo quello di mantenere o accedere alle ore di distacco sindacale.

Ecco qua la differenza tra le due Filcams: da una parte abbiamo chi, di fronte all'arroganza della cooperativa organizza i lavoratori e indice uno sciopero nella massima informazione e trasparenza, dall'altra una Filcams-Cgil che, non solo non fa propria una sacrosanta vertenza, ma cerca disperatamente di evitare a Coop di accettare condizioni stabilite dalla legge, nella massima ambiguità e disinformazione. A chi ci legge le doverose considerazioni.

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“La vertenza con Coop Estense per il ripristino del contratto aziendale (Cia) assume per noi un significato molto importante. La disdetta unilaterale del Cia da parte del Cda di Coop Estese e l’applicazione del Regolamento interno è un fatto inedito, una forzatura che non si era mai verificata negli anni passati che pure hanno conosciuto vertenze molto dure. E’ una decisone che non accettiamo e contrastiamo nell’impresa privata, figuriamoci in azienda del movimento cooperativo”.

Queste le parole del segretario della Cgil di Modena Donato Pivanti, il quale ha aperto la conferenza stampa convocata in contemporanea dalla Cgil di Modena e Ferrara sulla vertenza Coop Estense, presenti le rappresentanze dei sindacati confederali e di categoria dell’uno e dell’altro territorio e una delegazione di lavoratrici di Coop Estense.

Dalle prime tensioni verificatesi all’apertura de “I Portali”, alla vertenza per il rinnovo dell’integrativo nei primi anni 2000 sino ad oggi, non si era mai arrivati alla disdetta del contratto integrativo e all’applicazione unilaterale del Regolamento Coop per i rapporti di lavoro. “Dalla prima vertenza con Coop Estense nel 1986, sono cambiati 5 segretari della Cgil di Modena, in Coop Estense il gruppo dirigente è rimasto sempre lo stesso” ha commentato Pivanti, sottolineando come il gruppo dirigente si trovi di fronte a sfide impegnative, dalle accresciute dimensioni aziendali alle nuove acquisizioni al centro-sud, all’efficentamento organizzativo (il fatturato per metro/quadro è il più basso di tutta la grande distribuzione), all’assetto organizzativo.

A fronte di questi problemi gestionali Coop Estense - che vanta un numero di soci di 650mila, 5.600 lavoratori diretti, più tutti gli altri lavoratori degli appalti – deve dire che tipo di relazioni sindacali vuole. “E’ necessario un rapporto con i Sindacati e le Rsu serio e adeguato alle nuove sfide, che valorizzi il senso di appartenenza dei lavoratori con un serio e vero coinvolgimento nelle scelte organizzative e sulle condizioni di lavoro. Noi vogliamo bene alla Cooperativa, ma proprio per questo servono e rivendichiamo relazioni sindacali diverse, bisogna cambiare passo”.

Pivanti ha detto che per sindacato e lavoratori le “pagelline” (la valutazione unilaterale dei lavoratori fatta in base a schede di valutazione individuale per determinare quote di salario) “sono inaccettabili, non valorizzano il merito, ma servono a riaffermare la catena di comando”. Fra le altre condizioni di Coop Estense, "inaccettabile" anche il doppio regime per vecchi e nuovi assunti (superamento del salario aziendale, riduzione delle maggiorazioni per il lavoro festivo). "Inaccettabile" che si leghino all’aumento delle vendite del 12,5% in 3 anni, le indennità di funzione per 1.900 lavoratori specializzati (oggi rappresentate da indennità fisse che valorizzano la professionalità acquisita) e gli incrementi orari dei part-time. "L’aumento del 12,5% è un dato irrealistico in tempo di crisi (diminuzione del potere d’acquisto e quindi dei consumi), ma anche lontanissimo da quanto ottenuto negli anni passati".

Il sindacato chiede il ritiro della disdetta unilaterale e che riparta la trattativa sulla base dell’analisi dei problemi e della piattaforma presentata unitariamente da Cgil, Cisl e Uil di categoria. “Siamo disponibili a ragionare dei problemi e delle sfide del mercato, degli investimenti, delle strategie, delle scelte di finanziamento e dei presidi nei territori – ha detto Pivanti – ma salvaguardando il valore del lavoro, non scaricando sui lavoratori le riduzioni dei costi, ma considerandoli la vera risorsa della cooperazione. Riconoscendo il loro impegno e contributo, determinando un salario variabile in base ad obiettivi credibili. Le stesse stabilizzazioni e l’aumento dei full-time, che pure rispondono a bisogno ed esigenze dei lavoratori, sono una necessità per l’impresa, l’unica risposta per garantire qualità ed efficienza del servizio".

Per questo la Cgil e la Filcams chiedono il ritiro della disdetta, del Regolamento e l’immediata riapertura della trattativa con Coop Estense. A sostegno di queste rivendicazioni sono confermate le 8 ore di sciopero proclamate unitariamente da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil che saranno effettuate al momento opportuno, al termine delle assemblee fra i lavoratori che si stanno svolgendo in queste e nelle prossime settimane. "Un atto di prepotenza" viene anche considerata la lettera che Coop Estense sta facendo firmare sui luoghi di lavoro per imporre la presa visione del Regolamento interno che applica unilateralmente dal 1° maggio.

Greco Golinelli della Filcams Cgil di Modena e Valeria Gallerani della Filcams Cgil di Ferrara parlano di “uno strano Regolamento che disciplina materie del contratto ma che viene imposto con un atto d’imperio dalla Cooperativa. Siamo pronti ad avviare contenziosi con quei lavoratori che si vedranno ridotte quote di salario (ad esempio sulle maggiorazioni per le ore supplementari domenicali) rivendicando l’ultra-attività del Cia in essere”.

Anche Rosa Dammicco, coordinatrice Rsu Coop Estense Modena, ha rilevato la contraddizione di Coop Estense che prima applica il Regolamento unilateralmente poi “si riserva possibili modifiche in futuro previo esame con le organizzazioni sindacali”, come recita testualmente il Regolamento. “Abbiamo provato a discutere la nostra piattaforma con Coop Estense ma è stata cestinata sin dal primo momento, inaccettabile puntare alla riduzione dei diritti per ridurre i costi”.



18 maggio 2012

24 Emilia



Segui la vertenza in Coop Estense:

Le pagelle Di Coop Estense

Proclamazione sciopero in Coop Estense


Coop Estense: il sindacato cede e rinvia lo sciopero sine die






3 commenti:

Anonimo ha detto...

faremo volentieri a cambio con Coop Estense, per quanto riguarda i delegati lacchè...!!!

Anonimo ha detto...

ma hanno disdettato l'integretivo da noi a firenze?

Lavoratori Unicoop ha detto...

x anonimo 05 giugno 2012 17:19
Allo stato attuale non risulta.