30 aprile 2013

SPUNTA UN NUOVO PACCHETTO DI AZIONI: UNICOOP FIRENZE AL 3,7% IN MPS



 










Dall'assemblea dei soci Mps di ieri si apprende che Unicoop Firenze detiene in portafoglio altri 111 milioni di azioni di Mps oltre ai 318 milioni, quantitativo finora noto.

Unicoop avrebbe effettuato l'acquisto nel luglio 2012 senza informare la Consob, né emettere comunicati ufficiali. Tutto nel più  assoluto silenzio tanto che viene proprio da sorridere quando, come riportato nell'articolo di La Repubblica che segue questo nostro commento, che da Unicoop fanno sapere che la svalutazione è un'operazione di trasparenza. Ci si domanda perché dal luglio 2012 ad ieri Unicoop Firenze ha preferito tacere sul rilevante acquisto. La trasparenza pare essere dunque un optional.

L'operazione oltre a ribadire la partecipazione nella banca senese, ha lo scopo di portare le perdite fino ad oggi implicite e iscriverle nel bilancio 2012 mediandone il prezzo di carico complessivo.
La rivelazione era inevitabile. Avviene infatti alla vigilia delle assemblee dei soci Unicoop che dovranno approvare il bilancio, che a causa della svalutazione su Mps sarà il terzo bilancio in rosso ed il
secondo consecutivo per la Coop guidata da Campaini. Il primo bilancio negativo fu quello del 2008 e anche in quella circostanza fu la svalutazione sulla quota in Mps (189 milioni) a determinare il pesante risultato passivo.

 
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Colpo di scena: dal portafoglio di Unicoop Firenze sbucano 111 milioni di azioni Mps in più rispetto a quanto era noto fino ad oggi. E si scopre, così, che la partecipazione del colosso della grande distribuzione alimentare nella Banca senese sfiora il 3,7% invece del 2,7%, si avvicina a quella degli Aleotti (col 4%, secondi soci dietro la Fondazione Mps), e tinge di maggiore "toscanità" Rocca Salimbeni.

Nel suo complesso Unicoop Firenze valuta quella in Mps una partecipazione strategica, con rose e, recentemente, tante spine: il gruppo della grande distribuzione si è convinto ad un'importante svalutazione del pacchetto azionario Mps, acquistato negli anni a caro costo rispetto al deprezzamento che nel frattempo ha subito il titolo, svalutazione che gli specialisti stanno calcolando in questi giorni e che spingerà verso il deficit di bilancio 2012 di Unicoop in approvazione nelle prossime settimane.

«La svalutazione è un'operazione di trasparenza - fanno sapere da Unicoop - e occorre chiedersi quante altre aziende che hanno in portafoglio azioni Mps si comportano allo stesso modo, svalutando. I conti si fanno alla fine, ai valori che il titolo avrà quando la partecipazione verrà venduta. E comunque - si ripete da settimane - i soci devono stare tranquilli, la società è solida ed ha un patrimonio florido e abbondante.»

Intanto, però, la sorpresa del portafoglio di Unicoop Firenze gonfio di azioni Mps, a margine dell'assemblea dei soci della banca che ieri ha approvato il bilancio 2012 in rosso per 3,1 miliardi, ratificato l'azione di responsabilità contro i vecchi vertici Giuseppe Mussari e Antonio Vigni e nominato un nuovo vicepresidente.

All'assemblea il rappresentante di Unicoop Firenze, un manager dell'assemblea, ha portato l'ormai consolidato pacchetto di 318 milioni di azioni, pari al 2,7%, depositate presso Banca Mps e acquistate negli anni passati con un esborso complessivo di oltre 400 milioni e un valore ad oggi di 65 milioni che obbliga alla pesante svalutazione.

Ma, ed ecco la sorpresa, il rappresentante Unicoop sfila dal portafoglio altri 111 milioni di azioni, depositate presso una banca milanese, che portano la dotazione a 430 milioni di azioni e fanno crescere la partecipazione di un 1% fino a quasi quota 3.7% del totale.

Da dove sbuca questa sconosciuta dote? Si viene a sapere che le azioni sono state acquistate a luglio del 2012 dal comitato di gestione presieduto da Golfredo Biancalani, una delle due teste dell'azienda (l'altra è il comitato di sorveglianza presieduto da Turiddo Campaini). Comunicate nei tempi di legge alla Banca, mai alla Consob, mai portate prima di ora in assemblea.

Un piccolo giallo, tante domande e qualcune risposte certe. La prima: l'acquisto nel luglio 2012 alleggerisce il peso della partecipazione-macigno sul bilancio di Unicoop, visto che i 111 milioni di azioni sono stati acquistati a buon mercato, a circa 18 centesimi, rispetto al resto. E poi Unicoop non arretra su Mps. Che in questo modo, è ancora più toscana.



30 aprile 2013

Maurizio Bologni

La Repubblica



1 commento:

lexdc ha detto...

rilancio e integro il vosrto contributo http://lexdc.blogspot.it/2013/04/unicoop-firenze-affari-fallimentari.html
da aggiungere a quest'altro contributo
http://www.ilcittadinoonline.it/news/157471/La_Coop_sei_tu__chi_pu%C3%B2_darti_di____meno_.html