08 gennaio 2014

UNICOOP TIRRENO PROVA CON GLI INCENTIVI SUL PRESTITO SOCIALE


Unicoop Tirreno, che tra le grandi coop è forse quella in maggior difficoltà, ripropone un'iniziativa già lanciata nel 2013, gli incentivi sul prestito, un'offerta nuova e un po' macchinosa nell'ambito del prestito sociale Coop






Che Unicoop Tirreno sia da tempo in difficoltà e noto. Ben cinque bilanci in rosso negli ultimi 5 anni parlano chiaro su com'è stata gestita la Coop toscana. Dopo le varie chiusure e cessioni degli anni scorsi in Campania e nel Lazio, le difficoltà per Unicoop sono ben lungi da finire. E' in atto il tentativo di rilanciare l'attività campana attraverso una newco con Coop Adriatica. La ristrutturazione riguarda in particolare l'iper di Afragola i cui dipendenti saranno sottoposti a pesanti decurtazioni orario/salario. Anche per altre criticità, come nella vertenza dell'iper di Viterbo a pagare sono stati i lavoratori che hanno dovuto accettare contratti di solidarietà. In entrambe le circostanze non può certo sfuggire che una parola chiave per il mondo Coop, come solidarietà, sia ad esclusivo impiego dei poveri cristi. Il gruppo dirigente che ha portato la cooperativa a questo punto non risponde del disastro, come sarebbe lecito attendersi, marcando invece la differenza tra due mondi ormai separati e lontani in cui i valori Coop, tanto strombazzati nelle pubblicità, si dissolvono quando si tratta di applicarli in casa propria, magari alla propria remunerazione. Figuriamoci poi se si esercita un doveroso mea culpa con logiche conseguenze come la rimozione di dirigenti.

La Coop livornese dunque, non poteva che pagar pegno per la pessima gestione sia in termini d'immagine che con una decisa flessione del prestito sociale. La fuga dai libretti è stata massiccia. Basti pensare che nel 2010 Unicoop Tirreno dichiarava un ammontare di 1.403 milioni, per scendere a 1.296 nel 2011 e nel 2012 scivolare ancora a quota 1.165 milioni. Il crollo è evidente quasi il 17% nel biennio 2010-12 e oltre il 10% nell'esercizio 2012. E' possibile che anche i dati relativi al 2013 non siano molto confortanti visto gli artifizi con cui Unicoop Tirreno cerca di attrarre risorse (o quantomeno ridurne il deflusso) attraverso il prestito sociale, capitale sempre più essenziale per le necessità della cooperativa.

Il prestito sociale in Unicoop Tirreno è retribuito a tassi crescenti per importi versati. In sostanza si premia chi deposita somme maggiori, altro approccio che, come per la solidarietà a senso unico, stride con la visione caratteristica del mondo valoriale cooperativo, ma non stiamo a sottilizzare. Attualmente sono previsti quattro scaglioni. Questi i tassi d'interesse annui dal 1 luglio 2013:

- Per importi fino a 5.000,00 euro: 1% lordo
- Per la quota da € 5.000,01 fino a € 15.000: 1,25% lordo
- Per la quota da € 15.000,01 fino a € 25.000: 2,00% lordo
- Per la quota oltre € 25.000: 2,50% lordo

La tassazione è del 20%. Unicoop Tirreno sente il bisogno di stimolare i soci che forse sono un po' riluttanti nell'affidarle i propri risparmi visto la gestione non esattamente impeccabile dell'azienda e su questi tassi base rilancia con degli incentivi, anch'essi differenziati per importo versato, coerenti sino in fondo. L'iniziativa già promossa nel secondo semestre del 2013 viene ora riproposta. Gli incentivi sono validi per i rapporti di prestito sociale attivi dal 1/01/2014 al 30/09/2014, ma il libretto deve essere attivo al 1 gennaio 2015, quando saranno accreditati gli interessi (vedi regolamento). Quindi alla remunerazione base annua andranno aggiunti gli incentivi nella seguente disposizione:

- Da 0 a € 5.000,00: +1% lordo
- Da 0 a € 5.000,01 a 15.000: 1,25% lordo
- Da 0 a € 15.000,01 a 25.000: 1,50% lordo
- Da 0 a € 25.000,01 a 34.000: 2,50% lordo

Anche qui la tassazione è del 20%, inoltre gli incentivi sono spalmati sul periodo 1/01-30/09/2014, quindi al massimo su 9 mesi. Dal 30 settembre 2014 i tassi torneranno ad essere quelli base  della prima tabella, a meno che in Unicoop non si inventino qualche altro marchingegno. Se calcoliamo quindi il rendimento annuo di tutto il 2014, riscontreremo i seguenti tassi:

- Da 0 a € 5.000,00: 1,75% lordo (1,40% netto)
- Da 0 a € 5.000,01 a 15.000: 2,187% lordo (1,75% netto)
- Da 0 a € 15.000,01 a 25.000: 3,25% lordo (2,50% netto)
- Da 0 a € 25.000,01 a 34.000: 4% lordo (3,2% netto)

Facciamo degli esempi pratici ipotizzando che la somma depositata resti invariata per tutto il 2014. Le percentuali e gli importi sono calcolati su base annua e al netto della tassazione:


1.000 euro rendono 1,40% = 14 euro

10.000 euro rendono 1,40% sui primi 5.000 e 1,75% sui 5.000 del secondo scaglione (70+87,50= 157,50 euro). Il rendimento medio annuo sarà del 1,58%.

20.000 euro rendono 1,40% sui primi 5.000 e 1,75% sui 10.000 del secondo scaglione e il 2,50% sui 5.000 del terzo scaglione (70+175+125= 370 euro). Il rendimento medio annuo sarà del 1,85%.


30.000 euro rendono 1,40% sui primi 5.000 e 1,75% sui 10.000 del secondo scaglione e il 2,50% sui 10.000 del terzo scaglione, infine il 3,20% sui 5.000 del quarto scaglione (70+175+250+160= 655 euro). Il rendimento medio annuo sarà del 2,18%.


Anche investendo la cifra massima di 34.000 euro il rendimento annuo lordo sarà del 3,25% (2,88% netto).

Forse qualcuno si domanderà perché Unicoop Tirreno non ha semplicemente ritoccato al rialzo gli interessi base, evitando gli incentivi. La risposta probabilmente sta nell'esposizione fatta. Certamente la pubblicità suona molto allettante, specialmente quando si scrive ben in vista «CON TASSO PIU' POTRAI AVERE INTERESSI FINO AL 4,50%».

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